TONALESTATE 2010 di Maria Paola Azzali
Nella stupenda cornice di queste Alpi – che accolgono da oltre dieci anni i quattro giorni d’ agosto del nostro Tonalestate – sono giunti, anche in questo 2010, da ogni parte del mondo, gli amici tanto attesi, sempre ricordati e sempre quotidianamente presenti alla nostra reale e regale amicizia.
E come ogni anno, agli amici di sempre, se ne sono aggiunti, anche quest’anno, dei nuovi, pronti a vivere insieme agli altri un pezzetto di storia non contaminato. Antichi e nuovi amici, arrivati dal Sud e dal Nord, dall’Est e dall’Ovest della nostra amata terra, dentro le loro vacanze originalissime e inconfondibili, nel Tonalestate vengono a incontrarsi, a dialogare, ad ascoltare e a essere ascoltati, pieni di speranza e di futuro, su problemi, tentativi, esperienze e temi che il mondo contemporaneo provoca o impone. Alla loro forza e alla loro perseveranza nella costruzione di un mondo diverso, il Tonalestate è profondamente grato.
I Centri Culturali nati dal Tonalestate, molto attivi in Centramerica, Francia, Germania, Giappone, Italia e Messico, e i gruppi e le persone ad esso collegati hanno visto il loro lavoro dare anche quest’anno i suoi buoni frutti. Alcuni di questi frutti sono visibili, si possono toccare con mano, perché hanno permesso o favorito cambiamenti sociali di cui anche i giornali hanno dovuto occuparsi. Altri frutti sono stati, se vogliamo, meno visibili, ma non per questo meno incisivi verso il realizzarsi di quel sogno che ci accomuna: poter agire per favorire, con tutte le nostre forze, che ogni uomo sulla terra, se lo desidera, possa vivere in libertà, pace e giustizia.
Ciò nonostante, siamo coscienti di non essere stati – durante l’anno – sempre solleciti a quel continuo rinnovarsi cui ci obbliga l’impegno che abbiamo preso con la vita e col nostro tempo. Sappiamo che sono pochi quelli di noi che possono dire di aver compiuto pienamente il loro dovere verso la società, verso i poveri di ogni tipo, verso gli oppressi, verso gli ammalati, verso le persone stanche e disanimate, verso quelli che forse attendevano proprio le nostre azioni, i nostri gesti e le nostre parole per rimettersi in marcia. Sicuramente abbiamo disatteso esigenze, problemi, aspettative, opportunità, domande e suppliche. Ma questo aver a volte fallito o aver mancato al nostro compito non deve bloccarci: prenderne coscienza può permettere, infatti, di non cadere nella tremenda tentazione della saccenza – pericolo mai sufficientemente contrastato -, e non farà del Tonalestate un’esperienza di persone che “si compiacciono nell’ ascolto delle loro parole” o che ricercano premi personali. Come dice la storia del Tonalestate, si costruisce solo quando si è “pieni del digiuno di sé”.
Il Tonalestate 2010, ha scelto tre parole come guida ai suoi lavori di quest’anno: liberté, égalité, fraternité. E a quest’ ultima, in modo particolare, vuole dedicare un posto d’onore.
C’è una pietra preziosa nascosta nel cuore dell’ uomo e nel cuore della storia. Il suo nome è appunto fraternité. Il suo volto è da andare a cercare, da scoprire, riconoscere e far emergere, dissotterrandola dalle pesanti macerie di cui il tempo ha voluto coprirla, con le guerre, la superficialità, l’approssimazione, le bugie, gli inganni, il lamento, l’abitudine, la violenza e le manipolazioni che hanno, nei secoli, generato un certo modo di vivere che potremmo chiamare “pigra e malata assuefazione o ribellione all’esistenza”, da cui quasi tutti oggi ci troviamo in qualche modo condizionati.
Il tema di questo nostro ritrovarci al Tonalestate 2010 ci obbliga dunque a scavare, dentro e fuori di noi, per liberarci da un certo ammasso di macerie che vorrebbe obbligarci a essere desolati o distratti o troppo sicuri di noi stessi. Le parole che qui sapremo ascoltare, le esperienze che incontreremo, l’amicizia che si rinnoverà, in modo concreto, sapranno certamente indurci a camminare, per metterci a cercare ancora, e poi ancora, e poi sempre, quella pietra preziosa che costituisce l’unica, sana, effettiva motivazione al nostro agire nella società, nella politica, nella vita quotidiana, affrontando i dolori e le gioie della storia in modo più profondo, umano e pacifico. Il nostro conversare ci aiuterà nel difficile lavoro di porci domande reali, dentro un mondo reale, per non dare risposte accomodanti o passeggere.
Su questo spinoso e affascinante tema della fraternité, i numerosi contributi degli amici presenti al Tonalestate 2010 permetteranno una riflessione non affrettata e non banale, e tutti ci auguriamo che possano dare, ancora una volta, soprattutto all’azione dei nostri numerosi giovani presenti all’incontro, degli strumenti efficaci – perché profondi e autentici – per intervenire nella realtà in cui sono chiamati a vivere.
Tonalestate 2010 | Présentation (Français)
Tonalestate 2010 | Präsentation (Deutsch)
Comunicato Stampa: Una “Compagnia” a contatto con l’umanità vera di tutti gli uomini