Della convenienza dell’esser nati…
L’Osservatorio Internazionale delle Prigioni (OIP) è l’organizzazione internazionale che si occupa del rispetto dei diritti e della dignità delle persone detenute e segue le politiche penali e penitenziarie. La sezione francese è stata presieduta nel passato da Gabriel Mouesca che è tornato al Tonalestate di cui è interlocutore fin dal 2002.
La sua storia di militante nel movimento Autonomia Eraiki a difesa delle istanze del popolo basco l’abbiamo più volte raccontata sul sito. Quest’anno il suo intervento titolava “Vivere è lottare”.
Chi l’ha frequentato ha potuto conoscere le molte sofferenze che non l’hanno mai piegato, nella ferma convinzione che spetta ad ognuno la responsabilità di costruire un futuro più giusto e umano. Sebbene abbia riconosciuto che certi modi di condurre le battaglie di un suo passato non fossero giusti, non si sottrae all’impegno civile che avverte più che mai necessario di fronte al crescere dell’ingiustizia nel mondo. Racconta che le Nazioni Unite, quando era Segretario Generale Kofi Annan, riconobbero le richieste del Popolo Basco pacificando così una convivenza che, in terra francese, aveva provocato gravi dolori da entrambe le parti. Oggi anche l’ultima organizzazione separatista si è dissolta decidendo che la pace era cosa troppo importante per lasciarla ai governi e a quella politica fatta da “clown che usano del proprio potere nel modo più sinistro”.
C’è stato il riconoscimento del dolore provocato, delle responsabilità, ma anche il rafforzarsi della coscienza di dover proseguire l’impegno perché il desiderio di giustizia si concretizzi in realtà in cui sia possibile vivere in fraternità. La politica dovrebbe mettere al centro la volontà dei popoli, veri attori del proprio destino e del futuro dell’intera umanità. Un altro mondo è possibile, è possibile un mondo senza armi, ma non sarà realizzato senza l’impegno – la lotta – di ognuno là dove la vita lo chiama ad agire.