LAWRIE Rob
Rob Lawrie è un ex militare britannico di quarantanove anni, padre di quattro figli. Abita in un villaggio chiamato Guiseley, non lontano dalla città di Leeds. Ha lasciato il suo lavoro per recarsi in quella che viene chiamata dai francesi “la giungla di Calais”. La decisione di Lawrie di dedicarsi alla causa dei migranti è arrivata dopo aver visto le immagini agghiaccianti di Aylan Kurdi, il bambino siriano morto su una spiaggia turca, la cui fotografia ha fatto il giro del mondo. L’ex soldato – che per sette anni ha lavorato nell’esercito di terra – ha deciso di mettere insieme un gruppo di volontari per raccogliere vestiti e cibo, e di portarli quindi a Calais. Nel 2015 ha
rischiato la prigione per aver provato a nascondere una bambina afghana nel suo furgone, con l’obiettivo di farla fuggire dall’accampamento e di portarla, al di là della Manica, dalla sua famiglia. Il padre della bambina ha domandato a più riprese a Rob Lawrie di nascondere la figlia, di appena quattro anni, per farla uscire dalla giungla di Calais, portandola dai suoi parenti in Inghilterra. Il 24 ottobre 2015 l’ex militare ha accettato: “Gli avevo sempre detto di no – ha raccontato alla Bbc -. Una sera, eravamo seduti attorno ad un fuoco da campo. Ho guardato Bahar seduta sulle mie ginocchia, e non ho avuto più dubbi”.“Non potevo lasciarla una sola notte in più in quel luogo”. Dopo essere stato immediatamente arrestato, gli è stata concessa la libertà condizionata: è stato quindi giudicato a Boulogne-sur-Mer il 14 gennaio 2016. Lawrie ha pubblicato un video online, intitolato “The Truth” (“La verità”), costituito dalle fotografie raccolte nel corso dei suoi soggiorni in Francia.