FERMON Jan
Jan Fermon è un avvocato belga, si è specializzato in questioni internazionali nelle quali il diritto democratico è minacciato. È stato avvocato di parti civili durante il processo in Rwanda. Ha rappresentato i diritti dei civili iracheni, per i quali ha sottoscritto un appello firmato da altri avvocati per accusare il generale Tommy Frank, comandante delle forze di coalizione in Iraq, di crimini di guerra. Fermon ha citato in causa il bombardamento delle zone residenziali e l’uso di bombe “a grappolo” dove vi era la popolazione civile e spari contro veicoli chiaramente contrassegnati da una Croce Rossa, durante il governo Bush.
Nel 2004 ha poi seguito il caso Dutroux a Bruxelles; in seguito si è occupato del caso del prof. José Maria Sison per la commissione “Terrorismo, diritti umani e diritto di resistenza” alla Corte Europea. Nel 2009 ha preso parte alla conferenza nazionale sull’amianto, a Torino.
Dal 2017 segue il caso come legale di Khaled El hamidi, fondatore dell’Associazione vittime della NATO, che ha perso la sua intera famiglia in un raid condotto da aerei della NATO contro la sua casa a Sorman Libya il 20 giugno 2011.
Partecipazioni a Tonalestate:
Tonalestate 2003, conferenza del 3 agosto dal titolo “War on terrorism or war on dissent? (“Les droits democratiques: dommages collatéraux de la guerre?”)
Tonalestate 2005, conferenza del 3 agosto dal titolo “Terrorising the rules of law”
Tonalestate 2006, conferenza del 7 agosto dal titolo “Diritto internazionale: diritto del più forte?
Tonalestate 2008, conferenza del 6 agosto dal titolo “The dark time of law”
Tonalestate 2009, conferenza del 5 agosto dal titolo “L’Europa verso un nuovo nazismo”
Tonalestate 2010, conferenza del 6 agosto dal titolo “No Fraternity without (struggle for) justice”
Tonalestate 2018, conferenza dell’8 agosto dal titolo “Human rights, people rights, individual rights, collective rights. Everything or nothing”