GARCIA Dulce Miriam
Dulce M. Garcia, di origine messicane, è un avvocato di San Diego, California e beneficia del Deferred Action for Childhood Arrivals (DACA). La sua famiglia è arrivata negli Stati Uniti quando lei aveva quattro anni. Sfortunatamente il fratello maggiore, poiché ha tre anni in più, non ha potuto beneficiare del DACA. Vive con quel senso di colpa ogni giorno, mentre la sua famiglia rimane senza protezione. Il fratello e la sua comunità sono la ragione per cui porta avanti la lotta per la protezione permanente dalla deportazione.
La decisione di Trump di porre fine al programma DACA ha instillato la paura e l’incertezza soprattutto in quelle aree in cui le famiglie e gli amici dei “Dreamers” sono vulnerabili e sono sottoposti a una forza di deportazione già massiccia. La metà di tutti i “Dreamers” vive nei quattro stati del confine meridionale: California, Arizona, New Mexico e Texas.
Il primo pensiero di Dulce Garcia quando ha sentito l’annuncio di Jeff Sessions di rescindere il DACA era “dovremmo fare causa”. E lo hanno fatto. Insieme ad altri cinque Dreamers hanno intentato una causa contro Trump e l’amministrazione. Ma una decisione favorevole da parte della Corte proteggerà solo i beneficiari del DACA, non proteggerà le loro famiglie. Perciò è necessario fare pressione sui politici che pretendono di sostenerli.
Il San Diego Border Dreamers (così si chiama l’associazione nata dai 5 militanti) continuerà a incontrare rappresentanti del Congresso ed eletti funzionari governativi per fare pressione su di loro per diventare campioni del CLEAN DREAM Act. È loro convinzione che il Congresso possa finalmente passare a un “Clean dream act” senza utilizzare i Dreamers come moneta di scambio per la protezione delle frontiere. Il loro obiettivo è di raccogliere 5,000$ per poter portare le voci dei Dreamers a Washington D.C. Il San Diego Border Dreamers esorta a sostenere un CLEAR DREAM ACT BILL che proteggerà non solo gli 800.000 Dreamers ma che proteggerà le madri, i padri, i fratelli e il resto delle loro famiglie.