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Ma per seguir virtute e canoscenza

12 Agosto 2017 Nessun Commento

Dalil BOUBAKEUR è Rettore della Moschea di Parigi e dal 1996 è Direttore superiore delle Moschee di Francia. Impegnato in diverse campagne per i diritti umani (è stato membro del World Council of Peace di Cincinnati). È stato rieletto nel 2005 nell’incarico di presidente del Consiglio francese del culto musulmano che ricopriva dal 2003.
Ha titolato l’intervento che ha tenuto l’8 agosto, nella giornata dedicata al dialogo, “le barbare”. Il suo discorso, sviluppato, senza tralasciare importanti riferimenti storici e letterari, ha indicato come la condizione umana sia sempre vissuta e viva costantemente in uno stato di prostrazione. Volersene liberare è ragionevole. Perfino esprimendo tale necessità con rivolte violente? Certamente una condizione di derelitti impedisce un pensiero razionale e giusto. La possibilità di uscita sta nella Fede. Quella islamica professa un dio inconoscibile, ma è innegabile un mistero presente nel mondo e nella vita degli uomini sempre da riconoscere non da brandire. Addentrarsi a capire le chiavi che regolano l’universo e la vita degli uomini esige una riflessione guidata da Fede e Ragione, entrambe vita dello spirito e luci a guidare oltre la barbarie oscurantista. Un invito conclude il suo discorso che indica un compito: essere dei traghettatori verso una civiltà della pace.

Prima della sua partenza dal Tonalestate ha rilasciato ad Ansa un’intervista di cui riportiamo qualche stralcio:

La paura, ha spiegato il rettore, dipende dal fatto che l’Islam è stata presentata come una religione aggressiva e di violenza “e questo è folle”. “La moschea di Parigi – ha aggiunto – è stimata da tutti. La gente viene, anche di altre religioni”.
Secondo Boubaker, “il dialogo interreligioso non è solo utile ma necessario”, la gente “deve conoscersi meglio perché l’ ignoranza, l’incapacità di condividere delle idee comuni crea le differenze e i conflitti. E’ l’ignoranza ad essere la fonte del fanatismo e del terrorismo”.
Il terrorismo, bisogna capirlo, ha coinvolto tutta la popolazione. “Il terrorismo agisce contro i principi della religione musulmana che sono di tolleranza, di coesistenza – ha sottolineato -. Paesi come l’Italia e la Francia hanno tutto l’interesse a riunire tutti i componenti della società”.

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