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Jean Tonglet. Nella miseria non c’è nessuno da aspettare?

6 Agosto 2015 Nessun Commento

Jean Tonglet è esponente del Movimento Internazionale ATD Quarto Mondo, prosecuzione dell’originaria associazione fondata alla metà del Novecento da padre Joseph Wresinski. ATD è un’opera dentro le molte enclavi dell’emarginazione che abbiamo creato nelle nostre città; è una denuncia operosa della debolezza delle azioni a favore dei popoli e dei singoli che vivono quotidianamente nella miseria.

Tonalestate, in sue diverse edizioni, ha raccontato l’esperienza di padre Joseph Wresinski e la sua opera a partire, nel 1956, da Noisy-le-Grand, una bidonville costruita su una discarica in cui vivevano più di duemila persone.

Tonglet, sollecitato dal tema dell’onnipotenza, si sofferma su alcuni aspetti ancora molto presenti nel contesto sociale di quasi tutte le città dell’occidente.

Il nostro vissuto è fatto di frammentazione e di divisione tra cittadini che hanno diritti civili e beni da consumare e tutto un mondo di esclusi, di “poveri” di ogni cosa cui elemosiniamo briciole di socialità (un po’ d’istruzione, un po’ di cultura, una bidonville precaria, un lavoro nero, assistenza sanitaria qualche volta violenta.). La nostra fretta di imporre un ordine ci fa dimenticare l’uomo. Noi crediamo di sapere meglio di costoro ciò che a loro conviene e la nostra risposta al loro disagio e alla sofferenza è il gendarme.

Riprendendo Wresinski e anche Papa Francesco, Jean Tonglet denuncia il perdurare della cultura dello scarto e ammonisce di non essere sordi o, peggio, ottusi al grido dell’umiliazione e del dolore e di considerare la domanda autentica che sale, sempre più come un grido, dai più poveri.

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