Carmelo Dotolo: “Il soggetto postmoderno tra relativismo e volontà di potenza”
4 agosto 2015
11.00 Carmelo Dotolo
teologo, docente alla Pontificia Università Gregoriana
“Il soggetto postmoderno tra relativismo e volontà di potenza”
Postmoderno significa cogliere il senso della nostra contemporaneità e dei suoi cambiamenti.
Emerge il disagio della libertà con una forte crisi antropologica e sociale. La storia mostra come la libertà individuale, che è quella che oggi prevale, sia volontà di potenza. Ed essa si esprime, innanzitutto, nell’idea del “consumare”. Dice il prof. Dotolo: “ciò che accomuna questa tipologia socio-antropologica, è il principio del consumare (potere di acquisto) entro i cui parametri circola l’idea della promessa del soddisfacimento e della quiete, quando il desiderio è stato realizzato
Bauman rivede in alcune tipologie di persone (turista, vagabondo, giocatore d’azzardo) il principio del consumo e del potere d’acquisto che da un’idea di promessa, di soddisfacimento e di tranquillità. Siamo infatti in una logica del mercato e della moda, nella quale si ribalta la logica “necessario/non necessario”.
Decisivo del consumatore è il gusto del nuovo e provare ad oltrepassare il limite del reale.
L’ideologia del relativismo è un’espressione della logica del consumo perché accetta ogni cosa facendola diventare feticcio. Il relativismo è la controfigura dell’assolutismo, nega il confronto con l’altro. “Per di più, la cultura relativista è autoreferenziale, non abituata a forme di autocritica, perché ciò che la guida è l’intuizione piuttosto che la logica, l’estetica al posto dell’etica. La vita, il mondo, la società sono un deposito di idee equivalenti e inesauribili…”
Il soggetto postmoderno pensa di poter cambiare le cose senza mettere in gioco la propria responsabilità oppure non cambiarle perché ciò che prevale è l’Io indifferente. Oggi vi è il sopravvento di un forte nichilismo e individualismo e bisogna cercare di creare una distanza da essi.
Esiste un gruppo, una realtà che metta in gioco una alternativa? C’è una soluzione? Nel vangelo Gesù esiste per gli altri e questo è qualcosa di molto audace perché rappresenta una grande fatica mettere il bisogno degli altri davanti ai propri e Gesù propone questo nuovo tipo di umanità. Quindi si può vedere nel vangelo un possibile metodo di approccio alla realtà e alla vita al di là delle appartenenze religiose.