RENACER JUNTOS. L’esperienza di El Salvador
Il dottor Ramón Douglas Rivas è Segretario della Cultura della Presidenza della Repubblica di El Salvador. La sua partecipazione a questa edizione del Tonalestate ha una duplice valenza. In primo luogo per la completezza con la quale il dottor Rivas ha raccontato le vicende storiche che ha vissuto il piccolo popolo del paese Centro americano fin da quel 1492 quando tutti comunemente dicono che fu Cristoforo Colombo a “scoprirli”. Da allora quella storia è stata segnata da gravi eventi luttuosi seguiti a una colonizzazione violenta. La sua prolusione ha inteso presentare la “historia de los sin nombre”. La storia che si occupa dei popoli defraudati della loro storia, per una storiografia unicamente dalla parte dei vincitori. Popoli che diventano opachi, quasi invisibili, come ininfluenti nelle vicende umane, fatti per servire classi che li dominano. E’ tempo di cominciare una revisione e far sì che la storia cominci a essere ciò che non è stata: uno strumento per una conoscenza effettiva del cammino dei popoli. A un popolo senza storia, può essere riconosciuta, finalmente, la possibilità di cominciare a creare storia
E questa è precisamente la seconda peculiarità della sua presenza ai lavori del Tonalestate perché il suo Paese offre anche quest’anno testimonianze di un’opera paziente e accurata in corso per la propria rinascita. Diverse Università Salvadoregne sono presenti al Convegno con propri docenti e alunni, ma soprattutto anche quest’anno è documentato, con una bella mostra fotografica, parte del lavoro sociale e culturale che viene svolto a ridosso della Capitale, in uno dei quartieri più svantaggiati e spesso tormentato da drammatici eventi naturali.
Si tratta di ventidue fotografie di un giovane e bravissimo fotografo latinoamericano, Alejandro Matazar, titolata: “Miradas Profundas: hacerse otro con otros”. Sono alcune immagini del progetto “Aula de Refuerzo Escolar y Humano Las Abejitas” promosso dalla Fundacion Divina Providencia a Santa Tecla. Vi partecipano ogni giorno più di quaranta bambini che vengono seguiti con un appoggio educativo e umano affinchè possano vivere la loro infanzia in una compagnia capace di rispondere al bisogno profondo di felicità di ogni uomo. Lo studio, il gioco, la crescita nel rispetto di se stessi e degli altri riconoscendone il valore nella diversità sono preoccupazione dei volontari che si alternano ogni giorno alla Guarderia. Per il coinvolgimento di alcuni medici il progetto assicura anche educazione nutrizionale e un piccolo presidio sanitario per i controlli pediatrici.
La Fundacion Divina Providencia nasce nel 1993 dalla decisione di un gruppo di giovani di diversa nazionalità che studiavano e lavoravano a San Salvador. Il loro intento è quello di spendersi con i bambini e gli adolescenti e offrire loro le opportunità educative e culturali cui spesso non hanno accesso. Il primo progetto è stato una casa di accoglienza per giovani ragazze di strada chiamato “Paolo Miki Center” cui è seguita la “Pequeña Escuela Popular” e ora “las Abejitas”.
Un’altra esperienza in crescita è quella del “Centro Culturale One Way” che da alcuni anni approfondisce i temi del Tonalestate a confronto con la realtà locale, organizzando a San Salvador conferenze, cineforum, concerti con la partecipazione di relatori ed artisti del posto. Sul sito www.tonalestate.org e sul blog del Centro culturale Centro Cultural One Way si può scaricare molto materiale utile.
È l’esprimersi di una grande dedizione che sa spendersi per il bene comune, un bene che si costruisce umilmente e tenacemente quando la persona umana è accolta nel suo valore unico e la solidarietà sa maturare in fraternità per il riconoscimento di un identico desiderio di felicità. Là si fa strada la costruzione di una nuova civiltà, lontana dalla logica dell’oppressione e della violenza, frutto del coraggio di coltivare l’umanità comune come priorità inderogabile.