Bae Myong Ok appartiene alla terza generazione di coreani con nazionalità nord-coreana (Popolo Democratico della Repubblica di Corea). Diplomata alla scuola elementare e liceo coreano della Tohoku (che si trova a Sendai-City, nella Prefettura di Miyagi) e dopo essersi traferita alla Korea University di Tokyo (facoltà di economia, dipartimento di Giurisprudenza), è poi finalmente entrata nella Scuola di Legge della Nanzan University. Nel 2007 ha passato l’esame di abilitazione e si è potuta registrare come avvocato, come nuovo 61o apprendista giudiziario. È stata la prima a diventare avvocato con nazionalità nord-coreana che si è laureata e diplomata in scuole coreane in Giappone.

Affrontando la discriminazione ogni giorno sin dai tempi della scuola, ha comunque potuto trovare alcune persone che le hanno dato una mano. Grazie a loro, ha deciso di dedicare la sua vita a quelli che non hanno voce nella società e questo è diventato il suo lavoro etico. Si è inoltre concentrata su attività come “protezione dei diritti umani di piccoli gruppi di persone, specialmente di quelli che cadono fuori dalla democrazia”. Questo e per lei il compito di un avvocato: proteggere i fondamentali diritti umani e realizzare la giustizia sociale” (Art.1 della Lawyer Act)

Si registrano nella sua carriera alcuni fatti salienti. Lei ha lavorato nel processo sulla Mitsubishi Electric, ridimensionando il licenziamento di lavori precari, ha lavorato alla Legge dichiarata incostituzionale perché contro i Servizi e Supporti con Disabilità, ha presentato pareri scritti per il riconoscimento di varie scuole come la Scuola Brasiliana “Isaki Nyuton College” di Minokamo City nella Prefettura di Gifu (poi riconosciuta), ha lavorato a richieste di risarcimento per il disastro alla centrale nucleare di Fukushima, e anche seguito ricorsi per la mancata fornitura, incostituzionale da parte dello Stato, di supporti a studenti che richiedevano aiuti per entrare a scuola in scuole coreane.

Tutti questi sono i contributi concreti che lei dà per ciò in cui crede.