Vocabolario: alla voce nucleare
Quando lo scorso anno Harumi Kondaiji partecipò al Tonalestate sollevò il velo di menzogne e false “verità” che in Giappone sono state dette sui quattro incidenti alla Centrale nucleare di Fukushima seguiti al terremoto del marzo 2011. Un gruppo di giovani universitari e ricercatori di Nagoya le si sono affiancati in un minuzioso lavoro di studio e raccolta di informazioni dirette sulle condizioni di vita degli abitanti della regione. Da loro veniamo a sapere che “con il primo incidente alla centrale elettrica di Fukushima, si è sprigionata nell’aria una radioattività pari a quella contenuta in 470 bombe atomiche (dati tratti dalla relazione del governo giapponese alla Conferenza ministeriale dell’AIEA sulla sicurezza nucleare). Quest’aria inquinata è stata trasportata dal vento in tutto il mondo, fino al Canada, agli Stati Uniti, al Messico e anche all’Europa”.
L’emozione dei primi momenti si è spenta rapidamente sotto la pressione della Società che gestisce l’impianto, delle municipalità che contano sulle grosse entrate derivanti dal funzionamento delle Centrali e perfino di medici che hanno fatto dichiarazioni “tranquillizzanti”. Sono passati due anni, il milione di persone che vive nella regione non sa quale sarà il proprio futuro. I bambini hanno fatto temi e disegni in cui scrivono: “Gli alberi della montagna, i pesci del mare e del fiume, gli animali delle foreste sono il mio sogno. Per favore, restituitemeli!”. “Fino a quanti anni sarò in grado di sopravvivere?”. “Vorrei che non ci fosse più radioattività”. “Costruiamo un futuro in cui tutti possano vivere in modo sicuro e felice!”. Nel nostro tempo, il nucleare pare inevitabile. Fiumi di parole a sostegno di questa tesi. Senza preconcetto né interesse alcuno che non sia quello della verità, Tonalestate 2013 torna sull’argomento perché le notizie riguardo agli impianti giapponesi escono dai giornali e portano con sé il disinteresse per la sorte delle persone.
“Fukushima due anni dopo”. INOUE Megumi. Mostra fotografica presso la Sala Faustinelli Ponte di Legno dal 3 agosto.