NESTI Arnaldo
Arnaldo NESTI, 1932. Dal 1972 al 2002 è stato titolare della cattedra di Sociologia presso l’Università di Firenze. Attualmente è direttore di Religione e Società, rivista di scienze sociali della religione. Dirige inoltre la International Summer School on Religions in Europe (ISSRE) di Badia a Passignano, Firenze.
Tra le sue ultime pubblicazioni: “Nel Mediterraneo largo. Diario latinoamericano” (2012), “Il mio novecento. Passioni. Dentro e fuori il mondo cattolico” (2010), “Alle radici della Toscana contemporanea. Vita religiosa e società toscane fra la fine dell’800 e la crisi della Mezzadria” (2008), “Quale la religione degli italiani? Religioni civili, cattolicesimi, laicità” (2007), “Per una mappa delle religioni mondiali” (2004),. Ha inoltre curato i volumi “La religione implicita” e collaborato all’edizione di “Identità Europea e diversità religiosa nel mutamento contemporaneo”(1995). È autore di diversi saggi, tra cui “A cosa credono quelli che dicono di credere”. Nel 2007 ha raccolto i ricordi della storia politica italiana nel libro-intervista a Corrado Corghi dal titolo “Mondo democristiano, mondo cattolico nel secondo novecento italiano”. Nel 2009 ha realizzato e curato l’intervista a Giovanni Riva “Sul Sessantotto, One Way, Reggio Emilia e dintorni”, sulla rivista Religioni e Società, Rivista di Scienza Sociali della Religione. Tra le sue ultime pubblicazioni Alle radici della Toscana contemporanea Franco Angeli, Milano 2008; Il mio novecento. Passioni. Dentro e fuori il mondo cattolico, Felici Editore, Ghezzano, Pistoia 2010 e nel 2016 “Individualismo familismo. Spunti di storia e antropologia sociale degli italiani”.
Partecipazioni a Tonalestate:
Nel 2006, conferenza del 6 agosto dal titolo “Della ricerca di senso del postmoderno”;
nel 2007, conferenza del 6 agosto dal titolo “Il male oscuro. La lettura della storia senza memoria. A proposito del cattolicesimo toscano del primo novecento”;
nel 2009, conferenza del 7 agosto.
Con vero dispiacere, ma per necessità non posso essere presente ai lavori di Tonalestate 2012. Il tema è di grande interesse specialmente in un tempo in cui si assiste ad un diffuso degrado,ad un venir meno al primario sensus vitae anche da parte di dovrebbe aver presente che la vità è impegno, è dedicace o non è. Il richiamo a Giovanni Riva in questo primo anno di sua assenza, contribuisce a recuperare le radici dello storico one way. Auguro gli auguri più cari a tutti i partecipanti in particolare a quanti vengono da lontano.. Con affetto, Arnaldo Nesti