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FORNONI Giorgio

1 Luglio 2012 Nessun Commento

Giorgio Fornoni è commercialista, ha lottato con tenacia per studiare e raggiungere la sua professionalità. Nel corso degli anni ha scoperto la sua passione per la fotografia che si è presto evoluta in desiderio di documentare, di riportare al suo paese le esperienze di terre tanto lontane e i messaggi importanti di personaggi mondiali. Dal 1975 è report indipendente. Appena può parte, va in ogni zona del mondo, di solito nelle più disastrate, a realizzare reportage fotografici e video, che al valore artistico aggiungono un valore antropologico e sociale. Tra gli altri ha intervistato il sub-comandante Marcos (capo degli Zapatisti), l’Abbé Pierre (fondatore del movimento Emmaus), Anna Politkovskaja (giornalista assassinata nel 2006 per aver denunciato l’esercito e il governo russo per la violazione dei diritti umani in Russia e in Cecenia) e il Nobel per la pace Rigoberta Menchù. Giorgio Fornoni ama anche l’archeologia e da qualche anno partecipa alle spedizioni del professor Manuel Anati nel deserto del Neghev alla ricerca del monte Sinai della Bibbia. È stato anche a Nasca, l’enigmatica località nel deserto peruviano, con i suoi disegni misteriosi tracciati sul terreno che si riescono a vedere solo dal cielo.

Di quasi ogni viaggio Giorgio Fornoni realizza dei video che, da qualche tempo, trovano sempre maggior spazio su importanti programmi televisivi italiani, in particolare Report, e internazionali. Dal 2009 fino all’ottobre 2010 è stato sindaco nel comune in cui vive da sempre, Ardesio. Nel novembre 2010 pubblica il libro “Ai confini del mondo: il viaggio, le inchieste, la vita di un reporter non comune”, dove racconta gli straordinari viaggi fatti negli ultimi dieci anni. Nel 2012 partecipa al premio Ilaria Alpi 2012, arrivando in finale nella categoria Doc-Rai film inediti, con il documentario “Giornalisti in prima linea”, un lavoro che vuole mostrare le minacce alla libertà di stampa in Russia, uno dei Paesi nel quale i giornalisti sono tra i più martoriati, tanto che si contano più di 200 assassinii tra il 1993 e il 2009. Nel 2012 pubblica un reportage su Erto cinquant’anni dopo la tragedia del Vajont che accompagna il libro di Mauro Corona “Confessioni ultime.

Alla domanda: qual è la motivazione profonda che ti spinge a intraprendere un nuovo viaggio? Risponde: “Mi interessa la precarietà dell’uomo. Non riesco a immaginarmi lontano dall’umanità che soffre. E non è che un nuovo viaggio cancelli le angosce di quello precedente. È come se mi portassi sulle spalle una gerla. Ogni volta ci metto dentro un peso”.

Partecipazioni a Tonalestate:
nel 2001, conferenza del 1 agosto dal titolo: “L’informazione come solidarietà”;
nel 2002, conferenza del 1 agosto dal titolo: “Acqua sporca”;
nel 2003, proiezione del video: “Un mondo in guerra”;
nel 2004, mostra fotografica: “Acqua Money”;
nel 2006, mostra fotografica: “Il calvario ceceno”;
nel 2007, Proiezione del video: “Coca: the dove from Chechenya”di E.Bergkraut;
nel 2008, conferenza del 6 agosto dal titolo: “L’uomo da nessun luogo”;
nel 2010, conferenza del 5 agosto dal titolo: “Introduzione, proiezione e dibattito sul documentario su Haiti, “I giorni dell’apocalisse”;
nel 2011, conferenza del 5 agosto dal titolo: “L’arcipelago della morte”;
nel 2012, conferenza del 5 agosto dal titolo: “La tua storia è la nostra storia”;
nel 2013, conferenza del 5 agosto 2013 dal titolo: “Disastri umani”;
nel 2014, conferenza del 6 agosto dal titolo “Testimoni del nostro tempo ”;
nel 2015, il 6 agosto presenta il video “Il nido dei Sant’Innocenti a San Salvador”;
nel 2016, conferenza del 5 agosto dal titolo “Uomini senza futuro”;
nel 2017, conferenza dell 9 agosto dal titolo “Barbari”;
nel 2018, il 7 agosto presenta il video “Storie di solidarietà, disumanità e perdono”.

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