Messaggi Augurali a Tonalestate 2002
telegramma del presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Roma 25/07/2002
Il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento all'Associazione Tonalestate per il Convegno Antigone non deve morire.
Occorre sostenere tutte le iniziative culturali che promuovono il dialogo, lo scambio, la condivisione e l'integrazione delle identità
culturali dei popoli per realizzare un progetto di sviluppo e di pace nel mondo.
Con questi sentimenti, il Capo dello stata invia agli organizzatori, agli illustri relatori e a tutti i partecipanti un saluto cordiale e un
augurio, ai quali unisco i miei personali.
Gaetano Gifuni, Segretario Generale Presidenza Repubblica
Cardinale Angelo Sodano (Segretario di Stato del Vaticano Per Sua Santità Giovanni Palo II)
In Occasione Manifestazione Culturale Tonalestate promossa dall’associazione Opera di Nazaret, il Sommo Pontefice rivolge a organizzatori e partecipanti il suo beneaugurante saluto insieme al compiacimento per l’iniziativa che offre alle persone di diverse culture l’opportunità di approfondire importanti tematiche religiose e culturali. Nell’auspicare che il significativo incontro contribuisca at intensificare propositi amicizia et condivisione fraterna favorendo rinnovata consapevolezza universale valore pace Sua Santità invoca copiosi favori celesti e invia di cuore implorata benedizione apostolica.
Cardinale Angelo Sodano
John Hume (Premio Nobel Per La Pace nel 1999. Ex-Leader del Social and Democratic Labour Party (SDLP), partito sociale e democratico laburista)
Stimo molto il lavoro che voi e altri stanno portando avanti di riunire i giovani in un ambiente nel quale essi possano capire, riflettere e discutere riguardo a differenti religioni e culture. Come ho detto spesso: ogni conflitto riguardo alle differenze, se la differenza è la razza, la religione, la nazionalità, la differenza non è una minaccia, la differenza è naturale. La differenza è nell’essenza dell’umanità. La differenza è un caso di nascita e non può perciò mai essere una fonte di odio o conflitto. La risposta alla differenza è rispettarla. Qui giace uno dei più gradi principi fondamentali della pace- il rispetto per la diversità. Con la più sincera stima
John Hume
James Francis Card. Stafford (Presidente Pontificio Consiglio per i Laici)
“Prima di partire per Toronto dove, come ben sapete, la settimana prossima si terrà la Giornata Mondiale della Gioventù e alla quale prenderà parte un gruppo dei giovani della vostra Associazione, mi arriva la vostra comunicazione della celebrazione di “Tonalestate”.
Non potendo essere con voi in tale occasione, desidero farmi presente con il mio cordiale saluto e con la mia preghiera al Signore perché questi giorni di fraterna convivenza siano fecondi per la vostra vita, la vita della Associazione e per tutta la Chiesa.
Quest’anno, sotto il titolo “Antigone non deve morire”, volete riflettere sul tema della pace, argomento che riveste per tutti noi e per la società una particolare attualità e grande rilievo. Abbiamo assistito sgomenti a fatti che hanno messo e mettono continuamente in pericolo la pace mondiale, fatti che ci hanno inserito crudelmente nella spirale dell’odio. Fatti che, come dice il Santo Padre, ci hanno portato a “sperimentare con intensità nuova la consapevolezza della vulnerabilità personale” e ci portano a “guardare al futuro con un senso fino ad allora ignoto di intima paura”.
Vi invito a riflettere fortemente sul Messaggio che, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace 2002, il Santo Padre ha indirizzato a tutto il mondo sul tema: “Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza pace”. In esso il Papa ci dice che “i pilastri della vera pace sono la giustizia e quella particolare forma dell’amore che è il perdono”.
Oggi purtroppo assistiamo invece ad un rinascere dell’odio che “a violenza aggiunge violenza in una tragica spirale che coinvolge anche le nuove generazioni, le quali ereditano così l’odio che ha diviso quelle precedenti” ci dice sempre il Santo Padre.
L’unica forma capace di spezzare questa spirale dell’odio è il perdono. Perdono che si oppone al rancore e alla vendetta, ma non alla giustizia. La vera pace, in realtà, è "opera della giustizia" (Is 32,17). Questa è la convinzione della Chiesa, che scaturisce dalla Rivelazione stessa di Dio.
Il Messaggio citato ci parla continuamente della necessità urgente che ha il mondo del perdono come condizione indispensabile per produrre sviluppo, pace e giustizia. “La pace è la condizione dello sviluppo, ma una vera pace è resa possibile soltanto dal perdono”
Inoltre in esso, il Santo Padre ci propone domande che sono autentici spunti atti a guidare la vostra riflessione e quella di ogni credente e di ogni uomo, sulla vera dimensione del perdono, della giustizia e della pace. Si può oggi parlare di giustizia e di perdono? Che cosa significa, in concreto, perdonare? E perché perdonare? Sono le domande su cui riflettere in questi giorni. Per questo vi invito a prendere in mano il Messaggio del Santo Padre. Così esso diventerà luce e guida del vostro studio e, soprattutto, della vostra preghiera.
Nuovamente vi saluto con affetto e vi accompagno con la preghiera che rivolgo volentieri al Signore per tutti voi e per la vostra Associazione.
Con la mia benedizione.
James Francis Card. Stafford
Ricardo Blazquez (Vescovo di Bilbao)
La ringrazio molto per il suo invito al convegno che ha preparato per questa estate. La considero di altissimo interesse e mi congratulo con voi a priori per il bene che ne conseguirete. Le mie preghiere saranno con voi, chiedendo la benedizione di Dio. Con i migliori auguri, le mando un attento saluto.
Ricardo Blazquez
Dichiarazione di Dalil Boubakeur, rettore della Moschea di Parigi.
Tonalestate, Ponte di Legno, 1 agosto 2002
I rappresentanti delle tre religioni riuniti qui a Tonalestate, insieme all'ispiratore dell'iniziativa, prof. Giordano Piva, e alla presidentessa Maria Paola Azzali, sono concordi nell'affermare che le convergenze tra di loro sono superiori alle divergenze.
Le convergenze umane degli uomini appartenenti alle tre religioni, rappresentati dalle personalità di Emile Shoufani, André Chouraqui e Dalil Boubakeur, sono superiori a tutto quello che potrebbe dividerli.
La speranza della pace è un dovere da agire, dinamicamente, continuamente, in ogni circostanza. per una pace giusta equa, che permetta al popolo qualsiasi popolo, di vivere il zsentimento religioso della pace, è necessario seguire l'esempio di Tonalestate, di un reale incontro e dialogo tra gli uomini.
Ringrazio del loro contributo Emile Shoufani, Andrè Chouraqui, Michel Warschawski, Jamal Zahalka, Giuseppe Tivà e Maria Paola Azzali.
Ho apprezzato il contributo positivo del cantautore Giovanni Lindo Ferretti, che ha descritto questo incontro come il giardino di tanti e diversi fiori ma in un'unica sintonia di profumo.