ESPOSIZIONI TE08
L’altro, immaginato
Orari di apertura al pubblico:
3 agosto 12,00-13,30 e 18,00-21,00
4 agosto 12,00-13,30 e 18,00-21,00
5 agosto 12,00-13,30 e 18,00-21,00
6 agosto 12,00-13,30
L’abc dei Sud del mondo
Ponte di Legno, Hotel Mirella, Via Roma 21
Tonalestate propone quest’anno una mostra fotografica, illustrativa delle attività dell’Associazione I Sant’Innocenti fondo internazionale per l’infanzia e Organizzazione Non Lucrativa di Utilità sociale (ONLUS).Esposizione dedicata ai bambini come agli adulti, in questi pannelli ogni lettera dell’alfabeto svela i volti delle persone, i luoghi e le attività di questa associazione, piccola e libera.
B come borse di studio per aiutare chi non ne ha i mezzi a studiare e a crescere, S come sostegno a distanza, ma anche R come Romani, Q come Quitzé, X come Xavier i nomi delle persone che hanno scelto di lavorare perché anche molti altri possano realizzarsi.
Il multiculturalismo della nostra realtà non è solo dettato dalla razza, dal paese, dalla cultura, ma anche e molto spesso dalle possibilità economiche che dividono gli uomini tra chi sta in alto e chi sta in basso.
I Sant’Innocenti di evangelica memoria, sono l’immagine di molti bambini e giovani che vivono in condizioni di estrema precarietà, emarginati e calpestati nella loro dignità umana, esclusi dal diritto ad adeguata formazione scolare, necessarie tutele sanitarie, giuste prospettive di lavoro.Il lavoro quotidiano dei Santi Innocenti documenta la volontà di essere insieme per la realizzazione di un nuovo mondo. Tonalestate presenta di fatto il lavoro concreto di uomini tesi all’incontro con l’altro, senza altro scopo, se non quello di andare insieme verso una stessa meta.
Oltre l’altruismo
Abbé Pierre / Emmaus
Ponte di Legno, Sala Faustinelli, Piazzale Europa 70
Ventitre pannelli didascalici promossi dalla comunità “Emmaus” di Villafranca di Verona, raccontano la vita dell’Abbé Pierre, la storia della comunità internazionale di “Emmaus” e il suo lavoro nel mondo di oggi.
La storia di questa inizialmente piccola comunità, viene raccontata passo per passo con fotografie e testi, fino ai giorni nostri. La coscienza del bisogno proprio e dell’altro nasce per Emmaus, dall’incontro tra due persone.
Nel 1947, Henri Antoine Groués (colui che, in seguito, sarà conosciuto come l’abbé Pierre) viene eletto deputato al parlamento francese; nel 1949, avvicinato da un disperato che ha tentato il suicidio, gli propone di “andare ad aiutarlo ad aiutare altri”, costruendo alloggi per famiglie senza casa.
Così, un uomo privilegiato e uno disperato decidono di unirsi per soccorrere la sofferenza altrui: nasce “Emmaus”.In un momento in cui il governo riesce ad affrontare il problema della sicurezza soltanto in termini polizieschi e razziali, la vita e le opere dell’abbé Pierre possono testimoniare che il rischio di unirsi per soccorrere l’altro produce all’intorno sicurezza, rispetto, pace e un vero progresso.
Moro, l’Italia, la coscienza
1978 – 2008
Ponte di Legno, Scuola Elementare.
L’anniversario del trentennale dell’uccisione di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta è cosa nota. Ma per i giovani, fatti e persone possono non esserlo altrettanto. A coloro che hanno vissuto quei giorni, ancora molto non è stato rivelato, nonostante la chiusura dei processi che si sono celebrati per due decenni. Nelle giornate del Tonalestate 2008, in collaborazione con la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, a Ponte di Legno viene proposto lo straordinario documento video realizzato con filmati inediti provenienti dalla Fondazione della famiglia e da fonti RAI. L’esposizione si sviluppa sulla “cella” dello statista, riprodotta con teli di garza nelle misure reali: 2,50 metri di profondità per 1,20 di larghezza per 2,00 di altezza.
Mediante una proiezione a trittico si conosceranno le cronache dell’avvenimento, da Via Fani al tragico epilogo il 9 maggio 1978; la visione politica su problemi, rapporti e temi e il ruolo di Aldo Moro nelle vicende italiane, da lui stesso raccontate; la partecipazione della Chiesa e, in particolare, di Paolo VI a quei drammatici giorni.Il “Trittico” è un lavoro di Alberto Melloni, Fabio Nardelli, Federico Ruozzi, Francesca Morselli. Le musiche sono di Maurice Ravel e Filippo Del Corno con testi tratti dalle lettere dalla prigionia. Le esecuzioni sono di Sentieri Selvaggi e Enrico Bernardi. Soundesign: Fabio Iaci. Grafiche: Terry Lardino e Francesca Morselli. La realizzazione è stata effettuata con l’alto patrocinio delle più alte istituzioni della Repubblica italiana.
In un contesto sociale sempre più multiculturale, si avverte come ciascuno, o ciascun gruppo miri a propri progetti o diritti, strumentalizzando al proprio fine ciò che invece sarebbe da innalzare a un principio superiore facendosi carico delle conseguenze delle scelte e adottando decisioni a livello globale. La politica si va trasformando in difesa degli interessi e dei poteri che ci avvia a una società illiberale quando non decisamente oppressiva e ingiusta.Nel guardare a testimonianze, storie e avvenimenti si è aiutati a superare fattori che degradano la democrazia e capire che le esigenze di giustizia, libertà e giusta convivenza postulano un’esperienza personale e collettiva.
Donatella Violi
Ponte di Legno, Hotel Mirella, Via Roma 21
Donatella Violi nasce a Ovada (Al), si trasferisce a Milano poi a Reggio Emilia, la sua formazione artistica inizia giovanissima quando, a causa di un lutto famigliare, il colore diventa il tramite per un suo personalissimo linguaggio con il mondo che la circonda. Frequenta l’istituto Magistrale ma contemporaneamente si iscrive a corsi di grafica e incisione.
Nell’ ’83 comincia la carriera espositiva partecipando a gare e mostre a :Gualtieri, Ciano d’Enza, Parma, Milano, Reggio Emilia, Mantova, Bologna, Verscio (Svizzera), New York.
Le sue opere lasciano l’apparenza della forma per dirigersi verso l’astratto, dove solo il colore riesce a esprimere gli incontri e le esperienze.Donatella Violi ha partecipato all’edizione di Tonalestate 2006, parlando, attraverso il linguaggio silenzioso delle sue tele, di una quotidianità che va osservata e non solo guardata, per poter davvero incontrare l’altro.
Davide Fontanili
Ponte di Legno, Hotel Mirella, Via Roma 21
Davide Fontanili è nato a Reggio Emilia il 24 Settembre 1973.
Si è diplomato all’ Accademia di Belle Arti di Bologna. Delle sue numerose esposizioni (come “Uno a zero per i blu” al circolo Godot di Reggio Emilia) Davide Fontanili non parla, ne si trovano molte informazioni, su di lui, nelle ricerche internet. Attualmente vive e lavora a Reggio Emilia, dove continua il suo lavoro artistico che spazia in diversi campi, dalla pittura alla scultura, dall’installazione al design.
Le tele che Fontanili propone sono l’espressione di uno sguardo ironico e lieto nell’affrontare la realtà, semplicità d’animo che traspare nella frase che lui stesso dà come commento alle sue opere: “ I dipinti dell’anno 2007-2008 sono opere nate ogni giorno in questo periodo”.Un maglione, una scarpa, un orecchio nero o l’occhio enorme di quello stesso viso scuro, diventano il mezzo per esprimere la domanda dell’uomo sulla sua identità, su ciò che in ultima istanza lo costituisce, lo fa sentire “io” permettendogli di incontrare altre identità. Nella società del consumo, chi sono io oltre le mie scarpe Adidas?
Vladimir Sabillon
Ponte di Legno, Hotel Mirella, Via Roma 21
Nato in Honduras nel 1979 Vladimir Sabillon si diploma all’ Escuela Nacional de Bellas Artes di Tegucigalpa. Fin da giovanissimo viaggia in Francia e in Italia, dove studia dapprima presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, per trasferirsi, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si è laureato nel marzo 2004. Nel 1999 vince il primo premio della giuria “Salon de Exposition de la Alianza Francese”.
Nel 2003 partecipa alla “Exposition colectiva de Pintura” realizzata durante l’anno accademico 2002- 2003 all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Vladimir Sabillon sceglie nel 2000 di collaborare alla prima edizione di Tonalestate. Non lascerà più il lavoro culturale che lo lega alle persone di Tonalestate, collaborando così anche alle edizioni successive. Il suo amore per le terre dell’Honduras, per la cultura e l’umanità del suo paese passa attraverso una grande padronanza del segno grafico e del colore. Vladimir Sabillon è oggi docente di disegno architettonico, espressione grafica, illustrazione, acquarello tecniche pittoriche, anatomia artistica all’università CEDAC- Centro di disegno, architettura e costruzione a Tegucigalpa, Honduras.
Nel Luglio 2008 è stato selezionato tra i 34 artisti che parteciperanno alla Biennale di Arti Visive dell’Honduras, incontro fondamentale del panorama artistico centro americano.