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Comunicati Stampa Tonalestate 2006

4 Luglio 2010 Nessun Commento

Passo del Tonale, 3 agosto 2006

Anche quest’anno, sulle Alpi italiane a Ponte di Legno e al Passo del Tonale, dal 5 all’ 8 agosto, ha luogo l’esperienza culturale di Tonalestate, che, come ogni anno, mobilita l’attenzione verso situazioni inesplorate, nuove o emergenti. Quest’anno, sotto il titolo di “né dei né padroni: Il grande sradicamento”, Tonalestate affronta il tema del profondo cambiamento culturale in atto, cambiamento che alcuni analisti hanno definito come epocale, un punto di non ritorno che lascia molto incerti su quale sarà il futuro dell’ uomo. Uno sradicamento, dunque, non solo dal passato, ma dalle ragioni del vivere e del costruire. Risultano perciò particolarmente significativi i tentativi di costruzione del nuovo, presentati dalle personalità invitate al Tonalestate 2006: quest’ anno saranno oltre 30 gli invitati, dalla Palestina, da Israele, dalla Francia, dall’ Irlanda, dalla Cecenia, dalla Russia, dal Messico, dal El Salvador. Ci metteranno il mondo nelle mani, in questo momento in cui tutti viviamo il dolore di una guerra nuova e antica, ferita aperta nel cuore dell’ occidente.

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Passo del Tonale, 4 agosto 2006
Inizia domani, 5 agosto, il TONALESTATE 2006, con la “Bienvenue” delle 11:30 all’Hotel MIRELLA di Ponte di Legno. La manifestazione culturale, che già da 6 anni accompagna le vacanze degli italiani nelle valli del trentino e del bresciano, durerà 4 intensissimi giorni ricchi di appuntamenti e incontri, fra i quali segnaliamo:
1. Cristina De Luca, sottosegretario del Ministero delle Politiche Sociali (il 5 agosto alle 11:30, Hotel Mirella, Ponte di Legno)
2. Moni Ovadia, con una serata spettacolo di Cabaret Yiddish (il 6 agosto al Teatro di Vermiglio, alle ore 21)
3. Giorgio Fornoni e Livio Senigalliesi, con conferenze, mostre e filmati sul tema della Cecenia (a partire dal 6 di agosto, a Ponte di Legno)
4. Il Cardinale ACHILLE SILVESTRINI, da sempre amico del TONALESTATE (il 6 agosto, alle 11:45 alla Sala Consigliare di Ponte di Legno) che approfondirà il tema centrale di tutta la manifestazione: “NI DIEUX NI MAITRES: IL GRANDE SRADICAMENTO”
5. Emanuele Severino, filosofo e professore emerito di Ca’ Foscari e accademico dei Lincei (sempre il 6 agosto alle 11 alla Sala Consigliare di Ponte di Legno), che parlerà sul tramonto della tradizione dell’ Occidente.
Saranno inoltre presentate inedite e attualissime dichiarazioni di DALIL BOUBAKEUR (Rettore della Moschea di Parigi), JOSEPH HAIM SITRUK (gran rabbino di Francia), URI AVNERI (del Gush Shalom di Tel Aviv), ANDRE CHOURAQUI (scrittore, biblista di Gerusalemme), tutte figure importanti nel conflitto in atto in Medio Oriente, tema di cui il TONALESTATE si è sempre occupato a fondo, facendosi promotore della cultura della pace.
E non sono certo dimenticati né l’ America Latina (con relatori dal Messico e da El Salvador), né l’ Asia né paesi quali l’ Irlanda o la Russia.
Sarà un TONALESTATE più itinerante rispetto agli anni precedenti: oltre a Ponte di Legno, gli incontri saranno anche al Passo del Tonale e a Vermiglio, per dare l’ opportunità a una fascia più ampia di villeggianti di aggiungersi ai 200 partecipanti, provenienti da tutto il mondo, come sempre succede nel Tonalestate;
Il tema del TONALESTATE 2006 riprende un antico motto dei rivoltosi di Francia: “NI DIEUX NI MAITRES” (né dei né padroni), invitando ad abbandonare la passività per riprendere una presenza che favorisca la nascita e il consolidarsi di aggregazioni libere e intelligenti di cittadini impegnati a difendere la giustizia e la pace, opponendosi al grande sradicamento frutto della società contemporanea.
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Passo del Tonale, 5 agosto 2006

E’ iniziata oggi, 5 agosto, l’edizione 2006 del Tonalestate: ai lavori di apertura erano presenti il sottosegretario del ministero delle politiche sociali, Cristina De Luca, che augura al Tonalestate di essere faro, fuoco d’artificio e torcia. Oggi lo sguardo è stato rivolto alla tragedia della guerra in Libano. Nel suo discorso introduttivo, la presidente Maria Paola Azzali, ha sottolineato che la rivolta è un cammino particolare: è il cammino dell’uomo che, guardando la realtà con un occhio puro, afferma, contro tutto il male dell’inerzia, il suo desiderio di appartenenza a un popolo capace di essere magnanimo ed è la speranza degli uomini liberi che hanno il coraggio di abbracciare un cammino profondamente rispettoso dell’uomo.

Sul palco anche Cristina De Luca, sottosegretario del ministero degli affari sociali, che ha ribadito che “solidarietà è sviluppo e non c’è sviluppo senza solidarietà” ed ha augurato al tonalestate di essere faro per chi sta cercando un porto, di essere fuoco d’artificio grazie alla sua capacità di suscitare senz’azioni forti, e di essere torcia che illumina e rassicura. E’ poi seguito l’intervento del Sen. Gian Guido Folloni, che ha dichiarato: “E’ impossibile essere qui oggi e non avere lo sguardo fisso alla guerra che insanguina il Libano e la Galilea”. La rivolta che tutti auspicano ha nome Politica, non quella dei partiti politici, ma quella tesa alla costruzione della polis. Mons. Girolamo Prigione, Emerito Nunzio apostolico in Messico, ha portato il suo saluto e il suo augurio al tonalestate, che anche quest’anno vede la presenza di oltre 200 giovani provenienti da varie parti del mondo.

Molti i saluti pervenuti al tonalestate, fra i quali quello del ministro degli esteri D’Alema e dai numerosi amici del tonalestate che hanno scritto dalla Palestina, da Israele e dal Libano, la terre della guerra.

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Passo del Tonale, 5 agosto 2006

ISTANTANEE DALLA BAGHDAD OCCUPATA L’algerino Karim Metref, ospite al Tonalestate 2006, ha portato notizie di prima mano sull’occupazione statunitense in terra irakena, smantellando molti luoghi comuni, per offrire il quadro oggettivo e reale di un popolo inutilmente occupato da forze straniere. Il filmato – che circola quasi come un samisdad fra pochi amici – dal titolo “E il Tigri placido scorre”, trasmesso ai 200 partecipanti alla Sala APT di Passo del Tonale, ha suscitato la commozione dei presenti, che hanno letteralmente mitragliato di domande il giovanissimo ma attentissimo giornalista algerino.

Tra i presenti, lo scrittore messicano Hugo Hiriart ha chiesto a Metref di chiarire il rapporto fra sciiti e sunniti a Bagdad. Karin Metref ha risposto che sciiti e sunniti non sono due realtà così separate come si crede: al contrario; spesso sciiti e sunniti convivono nella stessa famiglia, e non ci sarebbe pericolo di guerra civile se non esistesse l’occupazione a seguito di una guerra che non è stata motivata dal petrolio, come generalmente si dice, bensì dalla necessità americana di poter contare, nel territorio arabo, su un governo fantoccio. Triste realtà della politica internazionale, che ancora una volta non esita a calpestare i più elementari diritti civili e umani. Karin Metref ha dichiarato: “ Gli sciiti se volessero, essendo maggioranza, potrebbero fare una pulizia etnica e c’è chi spinge in questa direzione”. Però, per il momento, non è scoppiata la guerra civile in Iraq grazie all’eroica resistenza di tutto il popolo irakeno che ha saputo non cadere nella trappola di chi da una guerra civile potrebbe trarre forti vantaggi e che preme il più possibile perché scoppi. Karim Metref ha pubblicato, per le edizioni Terre de hommes, un libro dal titolo “Baghdad e la sua gente” (testi di Karim Metref; foto di Bruno Neri e Pietro Gigli) che si vende con allegato il DVD trasmesso oggi al Tonalestate sull’occupazione di Baghdad.

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Passo del Tonale, 6 agosto 2006

CIVILTA’ E BARBARIE IN MEDIORIENTE: PER TONALESTATE, PARLA DA GERUSALEMME MICHEL WARSCHAWSKI DELL’ A.I.C.

In piena guerra, da Gerusalemme, giunge al Tonalestate 2006, il messaggio di Michel Warschawski, che la presidente Maria Paola Azzali ha letto ai partecipanti al congresso, fra la commozione generale per un’aggressione che i vertici politici vogliono continuare,  nonostante l’opposizione di tutto il popolo israeliano, palestinese e libanese. Michel Warschawski, figlio del grande rabbino di Strasburgo, vive dal 1965 a Gerusalemme e lavora intensamente per unire giovani israeliani e palestinesi. Condannato a 30 mesi di carcere perché considerato uno dei cervelli dell’Intifada, ora continua la sua militanza a favore del dialogo nel Alternative Information Center di Gerusalemme.

Amico del Tonalestate, ha sempre potuto partecipare agli incontri annuali, ma quest’anno ha scelto di restare fra la sua gente, vista la tragica situazione in cui tutto il Medio Oriente si trova.

Alleghiamo il testo completo del suo intervento, invitando a diffonderlo, così che possa essere presente, nella tragica situazione mediorientale, una voce di  invito al dialogo che giunge da un intellettuale e politico di altissimo livello.

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7 AGOSTO 2006, SCARICA L’INTERVISTA A MARIA PAOLA AZZALI (in formato .pdf)

 

Passo del Tonale, 8 agosto 2006

Si è concluso oggi tonalestate 2006 di fronte ad un pubblico internazionale di scrittori, giornalisti, uomini di cultura e di politica, di giovani impegnati con le parole che dicono e ascoltano. Quest’anno, forse di più degli anni passati, (come ha sottolineato il dott. Barbera sulla nuova forma di fare ed essere cooperazione e il prof. Corghi nel suo ripercorrere le scelte obbliganti dell’oggi), il tonalestate è stato non solo momento di incontro ma anche di scelta e di azione.

La rivolta, tema chiave di tonalestate 2006, non è una utopia. E’ al contrario un fenomeno in atto del quale partecipano molti più di quanto non si pensi. Si tratta della rivolta del secolo ventunesimo, dove il mondo non è diviso tra ricchi e poveri o tra nord e sud del mondo, dove tutte le contraddizioni (che angustiano un‘epoca al suo tramonto) si possono incontrare presenti in ogni centimetro quadrato del pianeta. Questo obbliga a superare l’inerzia degli schemi teatrali con i quali la politica (locale, nazionale, internazionale) ancora si muove. La resistenza è tale (e non è terrorismo) solo quando sa ascoltare veramente il bisogno di ogni singolo uomo. Partendo dal più povero, dal più dimenticato degli uomini.

Un tonalestate di emozioni forti (Iraq, Checenia, Israele, Palestina, Libano, Irlanda, America Latina) che rompe col silenzio di luoghi comuni per farsi nuovo linguaggio, dove parola e azione non sono una specchio all’altra, al contrario sono unità autentica, profonda, in ricerca.

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