3 agosto 2009 | “Tu Pais: l’America Latina.”
Dalle Università UCA di San Salvador (El Salvador), UNAH di Tegucigalpa (Honduras) e UNAM di Città del Messico (Mexico) sono arrivati al Passo del Tonale studenti e docenti per partecipare ai seminari del Tonalestate 2009.
I ragazzi hanno insegnato ai coetanei europei e giapponesi un canto tradizionale: “hay un pueblo que te llama y al que debes atender, hay un pueblo que te grita quédate”. Un popolo ti chiama di cui devi prenderti cura; un popolo ti grida di rimanergli accanto. E’ lo scopo per il quale sono venuti.
Uno dei docenti honduregni, che ha anticipato qualche notizia della grave situazione del suo Paese dopo il colpo di Stato, diceva delle molte ferite dei popoli latinoamericani (sanità, povertà e mancanza di infrastrutture, sfruttamento delle risorse da parte di stranieri, malnutrizione) ma ha raccontato altresì della costruzione di opere tra i giovani universitari che servono a una maturazione culturale per far crescere nella società un dialogo sincero e una passione fattiva per l’uomo. Altri esponenti dal Messico e da El Salvador hanno dichiarato che : “solo l’inerzia, la pigrizia, la paura, la meschinità possono rinchiudere in angusti spazi individualistici e in scellerate politiche discriminatorie. La condivisione dell’altro e la convivenza vera con lui sono indispensabili perché costitutive dell’essere uomini”. Non si tratta unicamente di ideali; piuttosto questi uomini parlano di un’unità operativa piena del desiderio di costruire una nuova civiltà. I racconti di questa operatività sono documenti di scuole, ambulatori medici, centri culturali di approfondimento e giudizio politico nel senso più radicale e autentico: conoscenza del bisogno umano nell’ascolto reale di chi lo esprime e del modo in cui lo fa; conseguente, decisa, paziente e umile lotta comune per sopperirvi. Lotta che richiede il coraggio di cercare le soluzioni alla fatica di vivere anche là dove a molti sembra impossibile.