3 agosto 2008 | “Dio del dialogo e del silenzio”
Il Cardinale Jean Louis Tauran è reduce dal recente convegno di Madrid sul dialogo interreligioso promosso dal re saudita Abdullah Bin Abdelaziz Al Saùd. La mattina del 4 agosto sarà a Ponte di Legno, nel corso del Tonalestate 2008, insieme al rabbino dr. Michel Serfaty e al rettore della moschea di Parigi, dr. Dalil Boubakeur. (Sala consigliare, ore 9,30).
In poco meno di un anno dalla suo insediamento al pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, il Cardinale Tauran ha svolto un lavoro incessante perché il dialogo tra le fedi sia una realtà e liberi dalle incomprensioni e dalle derive fondamentaliste. Il dr. Serfaty è rabbino della comunità ebraica di Ris-Orangis in Francia, grande sostenitore dei rapporti con i mussulmani e molto attivo soprattutto nei confronti dei giovani. Il dr. Boubakeur ha svolto vari incarichi con il Governo francese quale Presidente del Consiglio del culto mussulmano ed oggi guida la più grande moschea di Francia.
“Emergono e si confrontano diverse identità – linguistiche, culturali, religiose, sociali – che un tempo erano separate e distanti ed ora tendono a mescolarsi dando origine ad una convivenza che può essere incontro, ma anche di scontro. E’ necessario che la società si impegni a preservare spazi in cui queste diversità abbiano possibilità di esprimersi in tutti i luoghi del vivere sociale, nella libertà e nel rispetto reciproco, continuando a sviluppare un dialogo positivo e vitale, nel desiderio di conoscenza reciproca e reciproca stima”. Queste parole sono parte del messaggio inviato al Tonalestate dal cardinale Achille Silvestrini.
Esiste una prossimità tra le genti non più evitabile ed esiste un prossimo che ha un nome misteriosamente grande che è sempre da cercare seppure non sia lontano da ciascuno; un nome che uomini di diversa fede ugualmente pronunciano: il nome eterno di Dio. Più il senso del male che si diffonde nella storia si approfondisce, più fa ascoltare, cercare, domandare il Totalmente Altro (come si è riconosciuto nel corso dell’edizione 2007 nella quale si rifletteva su “quest’atomo opaco del male”).